FAQ

È semplicissimo. Una volta creata la fiaba basterà salvarla nella propria libreria specificando che si vuole mantenerla "Pubblica" e non "Privata" e attendere l’approvazione da parte del nostro staff per veder comparire la fiaba nella Libreria della Fabbrica delle Fiabe. Solo le fiabe pubbliche e approvate potranno essere lette, condivise con gli amici, acquistate e chiunque potrà salvarne una copia nella propria libreria.

È molto semplice: quando si finisce di creare una fiaba viene visualizzata una scheda riepilogativa. Prima di salvarla bisogna spuntare la voce “Desidero che questa fiaba resti privata nella mia libreria.”

Certo! Una volta approvata è possibile leggerla, condividerla e acquistarla. La spunta per renderla privata serve solo a non farla apparire nella Libreria della Fabbrica delle Fiabe e renderla così pubblica e visibile a tutti gli utenti.

Nella libreria pubblica vengono ammesse solo le fiabe precedentemente approvate dallo staff dei nostri autori. Per questo possiamo assicurare che il linguaggio contenuto è consono al nostro pubblico di giovani lettori e che non ci siano, nel rispetto di tutti, vilipendi o diffamazioni di altre persone o società.

La Fabbrica delle Fiabe nasce per creare delle storie che i bambini possano leggere nella massima tranquillità. Per questo chiediamo ai nostri utenti di usare un linguaggio adatto al nostro pubblico e di non offendere mai nessuno nelle nostre fiabe. In caso contrario saremo costretti a impedire che la fiaba sia pubblicata nella libreria della Fabbrica, che venga condivisa o che venga acquistata.

La Fabbrica delle Fiabe si ritiene responsabile di tutti i libri che vengono stampati essendo un Editore: per questo è possibile leggere la fiaba nella propria libreria personale, ma non è possibile condividerla o comprarla in nessuna sua forma, nemmeno nel solo formato digitale.

In caso di non idoneità della fiaba, verrà recapitata una mail che avverte di quanto accaduto. In quel caso sarà possibile modificare la fiaba eliminando le parti che non sottostanno alle regole di approvazione della Fabbrica delle Fiabe che puoi leggere nelle FAQ. Se invece non ci fosse la possibilità di modificarla, il costo del libro verrà rimborsato interamente. La fiaba rimarrà nella libreria personale, ma non sarà possibile condividerla o acquistarla, nemmeno in formato digitale.

I motivi sono differenti e riguardano campi diversi fra loro, cerchiamo di riassumerli anche se consigliamo sempre ai nostri “autori” di usare il buon senso, per non sbagliate: Linguaggio non consono Il linguaggio che tutti noi usiamo in alcuni contesti, spesso non si addice alla parola scritta e tanto meno a un libro di fiabe per bambini. Anche se decidiamo di trattare un tema per adulti, cosa possibile nelle nostre fiabe, dobbiamo farlo con il giusto linguaggio per non urtare la sensibilità dei più piccoli. Evitiamo dunque parolacce, allusioni e doppi sensi troppo espliciti: possiamo descrivere le stesse situazioni e con la stessa forza usando le giuste parole! Foto non appropriate Nelle prime pagine della Fabbrica delle Fiabe si può inserire anche una foto. Inutile spiegare che questa foto, per essere resa pubblica, non deve contenere immagini che possono urtare la sensibilità di nessuno. Attenzione: quando carichiamo una foto facciamo assicuriamoci di avere i diritti per pubblicarla: non carichiamo foto prese da internet o di cui non abbiamo certezza della fonte. Denigrazione, calunnie, diffamazione Non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma in un libro di fiabe per bambini vogliamo che si eviti di scrivere falsità su società, enti o persone: dovrebbe essere una regola anche nella vita privata, ma ci limiteremo a controllare che nessuno lo faccia nelle nostre fiabe… è un buon inizio! Blasfemie o vilipendi A noi della Fabbrica delle Fiabe non piace chi insulta altre persone o chi denigra le idee altrui. Per altro il codice penale italiano, come quello di tantissimi altri Paesi, vieta l’offesa della Patria, delle sue maggiori cariche, delle religioni in genere e dei defunti. Vogliamo che i nostri libri rispettino “anche” questa regola che ci sembra appropriata!